Mobili,
libri,
giocattoli,
una chitarra…
Brandelli di spazi
violati
e nel sonno
sorpresi,
buttati su strade
tra ruderi e sassi
e nomi gridati,
implorati,
cercati
e a mani nude
scavati,
col sangue tra le dita e
le lacrime tra le ciglia.
Senza sosta.
Senza posa.
Con la forza
di chi vede
la speranza
non morire nella polvere
ma rifulgere di luce
nella voce che
dal buio
si fa
volto
mano
e corpo.
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