(A mio nonno)
Come era timida
la luce del mattino
nello sfiorare le tue spalle
ampie e curve…
E come era
tremante
nella penombra
la luce dei tuoi occhi…
quando nei sospiri
chiudevi i tuoi abbracci.
Non avrei mai immaginato
che poi…
in un pomeriggio d’estate
te ne saresti andato…
senza rumore.
Da allora
ho sfogliato…
cercato nella mente
parole…
che riempissero
il vuoto
quell’assenza senza preavviso…
ma ho trovato solo frammenti
di carta stracciata.
Non mi resta che
il silenzio!
sfogliare un album di fotografie,
guardare gli istanti passati insieme…
tra partite a carte e
memorie di guerra…
guardare questa casa,
i suoi muri,
i suoi oggetti…
e la vastità del mare…
Nessun commento:
Posta un commento