Il segreto
Il segreto, la verità profonda, per fare qualunque cosa, per scrivere, per dipingere, sta nella semplicità. La vita è profonda nella sua semplicità.
Charles Bukowski
Charles Bukowski
giovedì 8 marzo 2012
La bambina e il mare
C'era una volta una bambina e il mare.
Da pochi mesi la bambina aveva schiuso le sue braccia al mondo e quando vide il mare, quella grande immensità aprirsi davanti ai suoi occhi, restò terrorizzata. Profondamente terrorizzata.
L'urlo del mare s' infranse contro le grida della bambina in schizzi di lacrime.
Passarono gli anni, cinque anni. E le orme sulla sabbia da quattro divennero due. Due piccoli piedi che le onde piatte e timide tentavano di toccare e sedurre. Ma la bambina, ancora timorosa, restava ferma sulla riva annegando il suo sguardo tra le acque.
E così passarono altri anni, e le due orme sulla sabbia scomparvero nella schiuma delle onde, che finalmente potettero toccarla e baciarla. Baciarla ed entrare dentro di lei. Donna.
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Al di là della trama, in apparenza semplice e lineare, questo racconto è una delicatissima metafora sulla vita umana.
RispondiEliminaL'autrice parla del mare, ma in realtà allude alla paura, piuttosto generalizzata, dell'"ignoto", paura che accompagna gli esseri umani durante la loro evoluzione, dalla nascita sino alla maturità, quando ormai hanno imparato ad orientarsi e a superare i propri tabù.
Una favoletta riflessiva e profonda... che descrive con dolcezza il divenir donna... bella... bella!!!
RispondiEliminaCiao Ligeja cara grazie degli auguri che contraccambio con un abbraccio grande!!!
Una bellissima storia,stupenda nella sua semplicità.
RispondiEliminaMolto commovente Ligeja.
RispondiEliminaciao Ligeja, bel racconto pieno di significati, emozionante, grazie, buon week end a presto rosa;))
RispondiEliminaBellissimo testo,toccante e vero secondo me,buona serata e buon fine settimana,un abbraccio.
RispondiEliminaGrazie a tutti!!! E' una storia che parte da una base vera: la mia.
RispondiEliminaDa piccola, o almeno è quello che mi hanno riferito i miei genitori, avevo realmente paura del mare tanto che alle volte venivo lasciata a casa dei miei nonni perché almeno le mie sorelle potessero divertirsi. Poi, non so come, i miei mi hanno nuovamente portato al mare. Non piangevo più ma restavo sulla riva del mare. Poi negli anni successivi, ho piano piano sconfitto la paura tanto da imparare, a modo mio, a nuotare. Adesso quando vedo il mare, vedo la cosa più bella della mia vita. Alle volte immagino che il mare, nel momento che decido di uscire, si diverta con le onde a trattenermi, a farmi dispetti; a inventarmi sua sposa.
E' una storia che comunque a mo' di esempio, dimostra che in ognuno di noi ci può essere la soluzione di tutti i nostri problemi e che gli ostacoli possono essere superati.
Un bacione! E Buon weekend a tutti!