Si affacciano i miei pensieri
alla notte...
alla luna che
riga di bianco e di nero
le strade e le case.
Speranza e conforto.
Queste sono le altalene
su cui oscillano.
E intanto,
si spengono
ad una ad una le luci
dietro le stanche finestre
e in fondo riecheggia il mare...
Quel suono di antiche spiagge
che il vento
tra tende impalpabili
spalanca sopra la mia pelle...
E sopra il
mio cuore.
Belle sensazioni scaturite da belle immagini mentali.Ciao a presto
RispondiEliminaGrazie mille! Grazie per la lettura e il bel commento lasciato. Ciao e alla prossima! Buon weekend!
RispondiEliminaEcco un brano che, con espressione sintetica e confidenziale, definirei: "ad alto livello".
RispondiEliminaSì, perché in essa c'è un modus poetandi davvero encomiabile; il testo è un fine ricamo, con immagini lievi, delicate, originali, l'opposto della banalità e del dejà vù.
Già il prologo ne è un chiaro esempio: "Si affacciano i miei pensieri alla notte...", un delizioso antropomorfismo che conferisce un'anima ai pensieri.
Ma il vertice lirico si tocca con la chiusa: "Quel suono di antiche spiagge / che il vento / tra tende impalpabili /
spalanca sopra la mia pelle... / E sopra il mio cuore".
Qui quasi s'avverte l'azione di una brezza amica che reca il conforto di suoni familiari, direi addirittura ancestrali.
Grazie mille Guardiano del Faro per il tuo commento davvero sorprendente per me... Una recensione eccezionale che mi rende molto lusingata. Grazie... Buona serata! Alla prossima!
EliminaMi associo al giudizio del Guardiano: un bel brano poetico, complimenti.
RispondiEliminaTi attendiamo all'Angolo del sorriso ;-)
Ciao Giovy! Grazie mille per il piacevole commento e per i complimenti! Verrò presto a trovarvi! Buona serata!
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