O Signore,
lascia che io mi avvicini
ancora per un pò
alle acque cristalline
del tuo ruscello,
lascia che anche solo
la punta delle dita
possa intingersi
in quello specchio
d'infinita bellezza.
Lascia...
che il mio cuore possa
palpitare e librarsi nel cielo
come aquile in volo,
dentro a un vento di promesse
e nello sguardo le certezze...
...che la mente,
possa dispiegarsi,
come un candido lenzuolo di lino,
fin sopra le lontane regioni
della Terra.
O Signore,
lascia che io mi abbeveri
a questa lunga
superficie di stelle...
Una volta,
due volte...
fino a perdere completamente
il conto e
non temere più
l'amaro e tormentato Ritorno...
lascia che io mi avvicini
ancora per un pò
alle acque cristalline
del tuo ruscello,
lascia che anche solo
la punta delle dita
possa intingersi
in quello specchio
d'infinita bellezza.
Lascia...
che il mio cuore possa
palpitare e librarsi nel cielo
come aquile in volo,
dentro a un vento di promesse
e nello sguardo le certezze...
...che la mente,
possa dispiegarsi,
come un candido lenzuolo di lino,
fin sopra le lontane regioni
della Terra.
O Signore,
lascia che io mi abbeveri
a questa lunga
superficie di stelle...
Una volta,
due volte...
fino a perdere completamente
il conto e
non temere più
l'amaro e tormentato Ritorno...
Aa volte funziona. A volte ritornano.
RispondiEliminaBellissima preghiera.
RispondiEliminaBuon ferragosto!
Molto belle le tue poesie.
RispondiEliminaCiao! : )
Grazie ragazzi per averla apprezzata! Scusate il ritardo ma sono appena tornata dalle vacanze nell'adorata Vieste! Grazie Stella, buon ferragosto anche se in ritardo...
RispondiEliminaUn bacione a tutti!