Si racconta che, come accade sulla terra, anche in cielo vi siano grandi regni e sovrani che dominano i territori celesti. Uno di questi reami si chiamava "Paese del buio". Né i raggi del sole, né quelli della luna erano mai riusciti a rischiarare i suoi abitanti che erano famosi sulla terra, oltre che per la completa assenza di luce del loro Paese, anche per la loro maestria nell'allevare cani giganteschi e feroci. Molti erano stati i tentativi dei sovrani del regno di portare un po' di luce a rischiarare i propri sudditi, ma sempre senza risultato. Ci fu una volta in cui un re pensò che se avesse spostato dalla loro posizione il sole e la luna, forse un po' di luce sarebbe arrivata anche nel suo palazzo. Così ordinò al suo cane più grande e feroce di trasportare i due stri in prossimità del Paese del buio.Il cane obbedì. Corse lungo i sentieri del cielo e raggiunse il sole. Aprì le sue enormi fauci e provò ad addentare la palla infuocata. Ma il calore del sole era così insopportabile per la lingua che il cane fu costretto a sputarlo. Ritornò tristemente dal re, il quale andò su tutte le furie e gli ordinò di fare un'altro tentativo, ma questa volta con la luna. Il cane partì per la seconda missione. Giunto in prossimità della luna, si avvicinò lesto lesto e aprì di nuovo la sua enorme bocca per addentare la sfera, ma anche questa fu costretto a sputarla. La pallida luna, al contrario del sole, era ghiacciata e ugualmente insopportabile da trattenere tra le mascelle. Il grande cane tornò ancora una volta sconfitto dal suo re che, tuttavia, non si diede per vinto. Da quel giorno, infatti, il sovrano, e i re che vennero dopo di lui, provarono infinite volte a portare un po' di luce nel paese del buio, inviando i loro cani alla conquista del sole e della luna. Ogni tentativo di addentare i due luminosi corpi celesti e di trattenerli tra le mascelle ha dato origine alle eclissi.
Fiaba coreana
(Cosetta Zanotti, "Messaggero di Sant'Antonio", ottobre 2013)
Fiaba coreana
(Cosetta Zanotti, "Messaggero di Sant'Antonio", ottobre 2013)
E'una bella leggenda,splendente come il sole, luminosa come la luna.
RispondiEliminaGrazie mille Costantino! Le fiabe orientali, come tutte le altre hanno sempre un carattere affascinante... buona domenica! E alla prossima!
EliminaL'Oriente è ricco di favole che tendono a spiegare i fenomeni naturali; se così non fosse non sarebbe la terra dove nasce la luce solare, che da il via alla vita diurna, alle piccole e grandi battaglie, alle gioie e alle delusioni e soprattutto alle speranze.
RispondiEliminaBello questo racconto e soprattutto suggestivo. Grazie di averlo condiviso, gentile amica e, se mi è permessa una "nota a margine", complimenti vivissimi per le immagini che ti ritraggono.
Un caro saluto e buon pomeriggio.
Ciao caro Guardiano del faro! L'Oriente mi ha sempre affascinato per quella sua aria di mistero e d'incanto che riesce a emanare. È meravigliosa... Grazie mille anche x i complimenti sulle mie foto... mi lusingano... buona domenica e un carissimo saluto!
EliminaChe bel racconto" fantastico"...non lo conoscevo.
RispondiEliminaBacio, Ligeja.
Ciao Gianna! Condivido in pieno! Questo racconto l'ho tratto dalla rubrica del giornale che ho menzionato alla fine e che si occupa di fiabe e miti di tutto il mondo e mi è piaciuto condividere con voi.
RispondiEliminaUn bacio e un abbraccio, Gianna!!
Bella storia,mi fa piacere ritornare qui.
RispondiEliminaTi aspetto da me per l'omaggio floreale,buona serata.
Ciao Achab! Sono molto contenta che tu sia ritornato! È proprio una bella storia che ho sentito di condividere con voi. Grazie mille x l'omaggio! L'accolgo con il cuore! A presto! Buona serata!
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