Chiusi riposano
gli ombrelloni
su giacigli di sabbia e spuma,
vicino a piegate sedie a sdraio,
gelose dell'odore
che ancora intride
il loro tessuto...
Così maliziosamente
respirato
da cabine in riga.
Nessun numero,
nessuna distanza
più
divide
un lido da un altro...
Ma tutto si perde
nello sciabordio del mare...
naufrago
su ali di gabbiano.
Una felicissima descrizione poetica del mese di settembre, con gli ombrelloni si chiudono i giorni più ed il sapore dell'estate.
RispondiEliminaRitornano il cielo e l'animo di prima.
Stupenda!
RispondiEliminaLa pubblico, Ligeja.
Bellissima poesia, brava!
RispondiEliminaAntonella
Trovo questi versi simpatici e carichi di nostalgia per l'estate ormai agli sgoccioli. Mi sebra quasi di passeggiare tra quegli ombrelloni a piedi nudi su quella sabbia un po' umida e ad ogni passo ascoltare l'eco delle risa e del mare in festa.
RispondiEliminaEsattamente così appare un lido balneare a settembre, quando la confusione estiva è ormai un ricordo e le prime piogge hanno bagnato la sabbia, "contaminando la sua immacolatezza".
RispondiEliminaPur nella sua semplicità compositiva, ancora una volta l'autrice di questo brano conferma la sua sensibilità poetica.
Grazie a tutti per le bellissime parole... Un abbraccio caloroso a tutti!
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