Ci incontrammo
all'angolo di una strada,
lontani dagli scherzi
e dalla follia ubriaca
del Carnevale.
Parlammo
e ci lasciammo
con la speranza di un caffé
attorno a cui ricucire
il tempo perduto.
E il tempo trascorse...
passò l'autunno, l'inverno
e poi la primavera...
E la primavera
ci sorprese...
con lo sguardo e le orecchie
tesi nelle parole dell'altro,
nello sguardo dell'altro...
Non nostri.
Non noi.
Ormai,
divisi e diversi,
come due binari,
alla fine dell' incrocio.
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